IL VIAGGIO È LA SUPERSONIC !!!

IL VIAGGIO È LA SUPERSONIC !!!
«È più importante il viaggio della meta».
Così recita un vecchio proverbio.
Eppure chi non è attratto dalla meta, nel cammino di ogni giorno?
Studiando a scuola ci prefiguriamo l’alienante meta, la promozione, l’esame… e finiamo per vivere in funzione di un futuro che non vivremo mai, così presi dal passo successivo, pellegrini eterni… Ebbene anch’io da pellegrino incatenato al futuro quale ero ho scoperto la musica, unica maestra di vita nel farci vivere intensamente momento dopo momento questa esistenza. Mentre freneticamente ti agiti dietro le pelli non pensi ad una qualche impalpabile “meta”, bensì al viaggio, la canzone, a te e alla tua band e all’energia che, con un brivido lungo la schiena, esplode, trascinandoti lontano, verso mondi di note e parole, e ti rende più vivo che mai.
Così a sei anni mi sono addentrato nel mondo dello studio di quegli inizialmente incomprensibili segni neri sullo spartito, unici ad avere un senso oggi, proprio mentre nasceva la scuola di musica Supersonic, che avrei raggiunto cinque anni più tardi e che avrebbe stravolto la mia concezione della musica facendomi conoscere l’esperienza dei concerti e della musica d’insieme.
Mi capita ancora di ripensare alla mia prima esibizione alla Supersonic con la Baby Band (gli attuali New Dreamers) in occasione dei “Suoni per la Pace”, un concerto per sensibilizzare il pubblico sul tema molto caro ai Green Day, di cui abbiamo infatti eseguito la cover “Wake me up when September ends”.
Nei mesi e negli anni seguenti, dal 2005 ad oggi, le occasioni per divertirsi e per godere del viaggio anziché della meta si sono susseguite in un crescendo caratterizzato da saggi, esibizioni varie, duetti di chitarra e dalle due edizioni del fantastico Supersonic International Music Festival (che ha visto la partecipazione di artisti del calibro di Dennis Chambers, Leonardo Di Angilla, Davide Ragazzoni e molti altri). Hanno coronato il sogno le prove e le esibizioni con la mia band, i MR. DAG, che mi hanno fatto passare momenti davvero splendidi, e le recenti partecipazioni con altri musicisti della scuola.
Oggi, a dieci anni dalla sua fondazione, la Supersonic può ritenersi fiera e soddisfatta del suo lavoro, dato che questi cinque anni con Franz, i miei maestri che ringrazio enormemente e tutta la scuola mi hanno regalato questi e migliaia di altri momenti indimenticabili, oltre ad avermi fornito l’imperdibile occasione di conoscere persone davvero fantastiche.
Questo è fare musica, questo è vivere veramente e imbracciate le chitarre per sentirsi carichi di energia e fuggire a una triste realtà, sfondo per grige immagini ripetitive, per la durata di una canzone bruciata, davvero vissuta, davvero amata.
Grazie Franz!
Andrea Di Lenardo